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| NEW YORK, 27 marzo 2010 - Cadono le prime della classe di Est e Ovest: i Cavs cedono a San Antonio, i Lakers vengono addirittura travolti a Oklahoma City. La sentenza di condanna per Gilbert Arenas (che non andrà in carcere) precede la sconfitta di Washington (14ª in fila) a Charlotte. Massimo in carriera negli assist per Rondo nella vittoria dei Celtics su Sacramento, i Nets conquistano la nona vittoria stagionale (contro Detroit) e "vedono" la possibilità di superare il peggior record di sempre. Stanotte interessante back-to-back per i Lakers, che saranno di scena a Houston.
Sefolosha a canestro nella vittoria dei Thunders sui Lakers. Epa Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers 91-75 Servizio completo, barba e capelli. Kevin Durant e Russell Westbrook, dopo aver perso in casa con San Antonio, volevano rifarsi contro un grande avversario e hanno scelto il più grande: Kobe Bryant e i Lakers, i campioni NBA. I Thunder dominano la partita dall'inizio alla fine, con un Westbrook strepitoso nel primo quarto (13 punti nel 27-15 Thunder al 12'). Tutto questo mentre Bryant gioca una delle sue partite peggiori (9 palle perse, il suo record personale in singola gara è di 11) e la squadra di Phil Jackson, che ha detto di voler tornare sulla panchina dei Lakers nella prossima stagione in caso di titolo, perdeva tutti i suoi riferimenti, venendo letteralmente travolta dall'esuberanza di Oklahoma City. Il terzo quarto si chiude con un parziale di 16-2 in favore dei padroni di casa, e lo scarto prende dimensioni imbarazzanti: 80-47 per Oklahoma City al 36', e la festa al Ford Center comincia molto prima della sirena finale. Ennesimo esame superato per Kevin Durant, che può godersi i cori "M-V- P! M-V-P!" che piovono dalle tribune. Domanda: chi li vorrebbe incontrare questi Thunder al primo turno nei playoff? Forse nemmeno i Lakers. Oklahoma City: Durant 26 (8/12, 1/7, 7/7 tl), Westbrook 23, Green e Krstic 10. Rimbalzi: Krstic 10. Assist: Westbrook 6. L.A. Lakers: Odom 15 (7/14, 0/2, 1/2 tl), Bryant 11, Gasol e Brown 9. Rimbalzi: Odom 7. Assist: Bryant 3.
Ai Cavs non sono bastati i 27 punti di LeBron James. Ap San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 102-97 Un Manu Ginobili ancora una volta scatenato (15 punti nell'ultimo quarto e tante giocate preziose per i compagni) guida San Antonio (43-28) alla vittoria su "King" James e compagni, a chiudere una settimana davvero dura dal punto di vista fisico e della competizione (Hawks, Thunder, Lakers e ora Cavs) ma che ha dato anche notizie positive a coach Popovich sulla tenuta della squadra con un Duncan non al massimo e senza Tony Parker, mentre è certamente confermato il trend sulla crescita di gioco. Contro i Cavs (57-16) la gara è stata a lungo molto equilibrata, e decisa nel finale: un parziale Spurs di 8-0 - propiziato da una tripla di Bogans su assist di Ginobili - sembrava averla messa in banca per i padroni di casa (95-86 dopo un tiro libero di Duncan a 38 secondi dalla fine), ma qualche banalità di troppo di San Antonio (persa su una rimessa, e schiacciata concessa a Hickson su rimessa da fondo) consente agli ospiti di rientrare (97-94 con due liberi di James a 18 secondi dalla fine). Bogans e Hill allungano di nuovo dalla lunetta, mentre James fa tutto da solo una volta male (persa, con sospetto fallo di Ginobili) e una volta bene (tripla del nuovo -3 a 6 secondi dalla fine, 100-97). L'ultima rimessa degli Spurs è eseguita alla perfezione, e Malik Hairston chiude con la schiacciata che vuol dire vittoria. San Antonio: Ginobili 30 (7/14, 3/5, 7/8 tl), Duncan e Jefferson 16, Hill 14. Rimbalzi: Hill 9. Assist: Ginobili e Hill 6. Cleveland: James 27 (10/15, 1/6, 4/7 tl), Jamison 24, Hickson 20. Rimbalzi: Jamison 9. Assist: James 10.
Charlotte Bobcats-Washington Wizards 107-96 Dopo la sentenza per Gilbert Arenas (un mese in comunità e 400 ore di lavori socialmente utili, esclusi ovviamente clinic e camp di basket, oltre a 5.000 euro di multa), è arrivata un'altra sconfitta per Washington, stavolta per mano dei Bobcats, sempre più determinati in chiave playoff. Arenas è stato quindi condannato per aver minacciato con armi da fuoco il suo compagno di squadra Javaris Crittenton, ma evita il carcere. Una sentenza giudicata positivamente dall'avvocato di "Agent Zero", Ken Wainsten: "La decisione del giudice Morin è stata assolutamente onesta e misurata. Il signor Arenas è grato alla corte e ora si impegnerà al massimo per tornare a essere un esempio positivo per la sua comunità". Questa, ovviamente, era la notizia del giorno, ma in campo c'era una partita: la star della serata, per Washington, si chiama Alonzo Gee (al secondo contratto di 10 giorni, non esattamente una priorità del roster), in quintetto al posto dell'infortunato Al Thornton, e quindi Charlotte ha vita facile per condurre la partita dall'inizio alla fine, toccando anche il +19 con Gerald Wallace a chiudere un parziale di 14-0 che ha disinnescato l'ultimo tentativo di rimonta degli ospiti (105-86 a 2'39 dalla fine). I Bobcats sono 4 gare sopra il 50% per la prima volta nella loro storia (38-34), mentre per Washington arriva la quattordicesima sconfitta consecutiva (21-50), peggior striscia negativa di sempre (dopo le 13 sconfitte in fila del 1967 e 1995). Charlotte: Wallace 23 (7/10, 1/2, 6/6 tl), Jackson 20, Felton 19, Diaw 12, Hughes 10. Rimbalzi: Wallace 6. Assist: Felton 11. Washington: Gee 19 (3/7, 2/2, 7/10 tl), Blatche 18, Foye 17, Miller e Young 10. Rimbalzi: Singleton e Miller 7. Assist: Miller 8.
Milwaukee Bucks-Miami Heat 74-87 Già privi di Andrew Bogut (schiena) ed Ersan Ilyasova (influenza), ai Bucks (39-32) è venuto meno anche Carlos Delfino, uscito in barella dal Bradley Center sul 32-46 con 2'09 da giocare nel secondo quarto. L'argentino ha subito un tremendo contatto alla testa, dopo che Udonis Haslem, andando a rimbalzo, gli ha letteralmente camminato sopra, lasciandolo immobile e causando attimi di paura. Immediatamente soccorso, Delfino ha ripreso a muoversi completamente dopo circa tre quarti d'ora, ma sono stati comunque effettuati gli esami del caso. Finisce in gloria per Miami (39-34), quindi, che si prende un'altra preziosa vittoria esterna sul campo di una concorrente per la miglior posizione possibile nella griglia dei playoff. Dwyane Wade banchetta (anche 7 rimbalzi e 3 recuperi nella sua partita), mentre Milwaukee non fa mai canestro (31.5% dal campo) e non può che cedere il passo. Milwaukee: Salmons 23 (8/14, 1/3, 4/5 tl), Ridnour 12, Bell 11. Rimbalzi: Mbah a Moute 11. Assist: Mbah a Moute, Thomas e Jennings 2. Miami: Wade 30 (8/12, 1/2, 11/12 tl), Wright 14, Haslem 10. Rimbalzi: Haslem 18. Assist: Wade 7.
Indiana Pacers-Utah Jazz 122-106 I Pacers (27-46) dominano la seconda metà della partita trascinati da uno straordinario Danny Granger, e mettono k.o. i Jazz (47-26) di coach Sloan. I padroni di casa ne segnano 68 (a 45) dopo l'intervallo, e Granger ne mette 18 nel solo ultimo quarto di gioco, con percentuali strepitose visto l'elevato numero di tiri e di palloni giocati. "Volevo farne 50, ma sono arrivato esausto alla fine del match", ha scherzato poi l'interessato. A nulla sono valsi i tre uomini in doppia doppia per Utah (11 rimbalzi per Boozer), visto che in difesa hanno concesso davvero di tutto, mentre i Pacers hanno investito molto nel tiro da fuori (17/36 oltre l'arco, 50.6% totale dal campo), ribaltando la situazione dal -12 (56-68, tripla di Okur a 9'37 dalla fine del terzo quarto) per il trionfo finale. Indiana: Granger 44 (9/13, 5/10, 11/15 tl), Murphy 17, Hibbert e Rush 14, Price 12, McRoberts 11. Rimbalzi: Murphy 9. Assist: Hibbert e Watson 6. Utah: Okur 27 (4/11, 3/7, 10/10 tl), Boozer 22, Williams 21, Matthews 11. Rimbalzi: Okur 12. Assist: Williams 12.
Orlando Magic-Minnesota Timberwolves 106-97 Spazio per le seconde linee e vittoria tutto sommato tranquilla per la seconda forza della Eastern Conference, gli Orlando Magic (51-22). Per i T'Wolves (14-59), di contro, è arrivato il 15° k.o. consecutivo. Dopo metà partita in equilibrio (59-54 Magic con la tripla di Barnes), i padroni di casa hanno allungato nel terzo (74-59, con le triple consecutive di Nelson e Carter) e poi nell'ultimo quarto, aperto con un parziale di 18-6 propiziato dai punti (8 a testa con 2 triple ciascuno) di J.J. Redick e Ryan Anderson per il 100-79 in favore di Orlando a 5'20 dalla fine. Nell'ultimo minuto un 8-0 a firma di Pecherov ed Ellington (2 triple) ha addolcito lo scarto finale per Minnesota, ma non cambia la sostanza. Orlando: Howard 24 (6/7, 12/16 tl), Anderson 19, Redick 14, Carter 13, Barnes 11, Lewis 10. Rimbalzi: Howard 19. Assist: Nelson 7. Minnesota: Jefferson 18 (9/16), Milicic, Brewer e Flynn 14. Rimbalzi: Jefferson 13. Assist: Milicic 5.
Rajon Rondo, 18 assist contro Sacramento. Ap Boston Celtics-Sacramento Kings 94-86 Piaccia o meno il suo stile di gioco, bisogna comunque fare i conti con la produzione di Rajon Rondo. I suoi 18 assist consegnati contro i Kings lo avvicinano a Bob Cousy come miglior assistman di sempre per i Celtics in una singola stagione (696 a 715), e con i 3 recuperi ha già superato Rick Fox per numero totale di "steals" in un campionato (170 a 167). Detto questo, dopo una metà partita in assoluto controllo (fino al +24, sul 57-33), i Celtics hanno alzato troppo presto le mani dal volante, incoraggiati anche dall'assenza di Tyreke Evans dall'altra parte. Sacramento, però, non ha mollato ed è rientrata fino a -6 (87-81) con 3'12 da giocare, grazie al una tripla di Udrih. Un 5-0 (con 3 di Pierce e 2 di Garnett) ha rimesso le cose a posto per i padroni di casa. Boston: Pierce 22 (6/14, 0/2, 10/12 tl), R. Allen 20, Garnett 18. Rimbalzi: Garnett 13. Assist: Rondo 18. Sacramento: Landry 30 (10/16, 10/12 tl), Udrih 16, Thompson 12. Rimbalzi: Greene 9. Assist: Udrih 12.
Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks 105-98 Con i suoi 9 assist Andre Iguodala sfiora la tripla doppia e guida Philadelphia (26-47) a una bella vittoria sugli Hawks (malgrado le assenze degli infortunati Lou Williams e Thaddeus Young), con la partecipazione di Jrue Holiday, autore dei massimi in carriera per assist (12) e recuperi (7). I 76ers avrebbero potuto allungare nel terzo quarto se solo non avessero subito la sfuriata di Josh Smith (14 punti nel solo terzo parziale per tenere gli Hawks a -5, 80-75), e la gara si è decisa nel finale. Dopo la tripla di Joe Johnson per il -1 ospite (96-95 a 2'43 dalla fine), Crawford ha fallito quella del sorpasso nel successivo attacco di Atlanta, e Dalembert ha punito l'errore, segnando per il +4 (99-95 con 1'43 da giocare). Gli ospiti non trovano più il canestro (due errori di Bibby da fuori, uno di Horford e una persa di Smith), mentre Phila costruisce il +8 dalla lunetta (103-95 con i liberi di Holiday e Dalembert a 21 secondi dalla fine), assicurandosi la vittoria. Coach Mike Woodson non ha nascosto la sua delusione per la prova di Atlanta (46-26): "Abbiamo commesso troppi errori dal punto di vista mentale". Philadelphia: Iguodala 25 (7/8, 2/4, 5/10 tl), Dalembert, Brand e Kapono 14, Holiday 13. Rimbalzi: Iguodala 10. Assist: Holiday 12. Atlanta: Johnson 20 (3/7, 4/6, 2/2 tl), Smith 20 (7/15, 6/6 tl), Bibby 17, Horford 13, Crawford 12. Rimbalzi: Horford 10. Assist: Johnson 6.
New Jersey Nets-Detroit Pistons 118-110 Per la prima volta in questa stagione i New Jersey Nets (9-63) vincono due partite consecutive, e ora hanno 10 opportunità di superare il triste primato del peggior record della storia (quel 9-73 dei Philadelphia 76ers del 1973). Ci vogliono due massimi in carriera per battere i Pistons (23-49): quelli di Brook Lopez e Yi Jianlian, che devastano i lunghi avversari. Come dice Devin Harris molto discreto al tiro ma efficace nel playmaking con i suoi 12 assist, ora i Nets vogliono finire bene la stagione, anche per confermare che il potenziale di questa squadra non è quello di una candidata a essere la peggiore della Lega, specie in questa Eastern Conference. Sono stati i Pistons a cominciare meglio, volando sul +13 a 3'50 dalla fine del primo quarto (23-10), ma i padroni di casa hanno progressivamente rovesciato la tendenza, fino a toccare il massimo vantaggio (con Lopez) a 2'47 dalla fine, sul 107-95. Nell'ultimo minuto i Nets amministrano dalla lunetta, con un 9/10 complessivo ad opera di Lopez (Dooling 4/4, Williams 3/4 e Lopez 2/2). New Jersey: Lopez 37 (14/17, 9/9 tl), Yi Jianlian 31, Williams 13. Rimbalzi: Lopez 10. Assist: Harris 12. Detroit: Prince 27 (12/17, 1/1), Hamilton 18, Stuckey 15, Villanueva 14, Maxiell 13. Rimbalzi: Maxiell 11. Assist: Prince e Stuckey 7.
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